Dal Diario di Suor Petra – Maggio 1952
Agonia senza nome. Fiat! Qui taglia qui brucia, qui non mi perdonare. Ma non mi rigettare in eterno, o mio Dio. Si, ho tutto demeritato perché ho disprezzato il tuo amore. Ma voglio sperare contro ogni speranza: mostrami la via perché io non vedo più nulla. Signore, io non merito niente perché sono l’istesso peccato, ma tu sei morto per me. Iosono la tua pecorella smarrita tra i sentieri che conducono lontano da Te. Cuore di Gesù, io confido in Te. Te lo voglio ripetere sempre anche se il mio cuore è assalito dalla disperazione e da angosce mortali. Signore, venite in mio aiuto. Oggi ho ricevuto il colpo di grazia. La vostra serva non sa più cosa dire. Voi siete giusto e io ho meritato di peggio, ma voglio credere al vostro amore, perché anche la giustizia è amore. Riprendo il mio cammino di dolore, Signore non vi chiedo neppure più di capire, rinunzio a tutte le mie aspirazioni a tutti i miei desideri, a tutte le mie brame. Voglio restare davanti a voi come un puro dolore a vostro onore, lode e gloria nel tempo e nell’eternità. Tu sei il mio Pastore e mi guidi per sentieri sicuri.
(Nota Suor Petra si era offerta al Cuore di Gesù vittima per i peccatori e queste sofferenze erano una partecipazione con Gesù per la salvezza delle anime:è questa la missione delle Monache Contemplative)